Gli startupper che temono che la loro idea venga rubata spesso esitano a condividerla con altri. Questo può essere un problema perché può limitare la quantità di feedback che ricevono e impedire loro di ricevere l'aiuto necessario per sviluppare la loro idea.
Attenzione: non raccontare l'idea a nessuno, nemmeno ai clienti
Sì, ci sono passato anche io!
Nel 2018 ho avviato la mia prima start-up, dopo 13 anni da dipendente; io mi occupavo della parte commerciale e un'altra persona della parte di sviluppo IT.
Il nostro prodotto/servizio era altamente innovativo e con delle complessità di sviluppo molto alte.
La fobia del "non farsi rubare un'idea" era all'ordine del giorno, in particolare per tutti gli aspetti legati alla tecnologia
Quando organizzavo una riunione con un cliente prospect, dall'altra parte del tavolo continuavo a ricevere segni, sguardi e smorfie dallo sviluppatore, ogni qualvolta raccontavo un po' di più sulle potenzialità e di come funzionava il nostro prodotto.
Una sorta di versione moderna di "Vieni Avanti Cretino" nella scena in cui Lino Banfi va a casa del cugino Gaetano e subisce l'interrogatorio della moglie tradita:
Morale della favola?
Il "non parlare mai della propria idea con qualcuno" per paura o gelosia era talmente esagerato, che nemmeno i clienti capivano cosa facevamo e quali erano le opportunità nello scegliere la nostra soluzione.
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Se il mercato non conosce la tua idea, tu non esisti, come non esiste la tua stessa idea:potrai essere anche il migliore, ma non avrai mai successo.
Voglio raccontarti invece la storia di una realtà, che non ha paura di aprire le proprie porte a tutti (sotto ogni punto di vista) ed è un'eccellenza .
Giorgio della "Vacchetta Grassa" di Modena: è differente.
La Vacchetta Grassa è una cuoieria artigiana nel centro storico di Modena, che da pochissimo è stata rilevata da tre giovani imprenditori locali, uno dei quali è proprio Giorgio;
nella sua "vita precedente" si occupava seguiva il commerciale per un'azienda ceramica del territorio.
Immaginatevelo con il suo grembiule legato al collo, le sue gote paffute coperte da un velo di barba color testa di moro e questo sorriso sincero che sprizza anche dagli occhi.
La sua grande manualità e passione per la lavorazione dei materiali, lo ha portato ad avvicinarsi al cuoieria prima come cliente, poi come "garzone di bottega" per poi diventare uno dei titolari.
Quelle belle storie in cui una passione diventa un lavoro.
Giorgio viene soprannominato anche la "razdora"; dovete sapere che razdora, in dialetto modenese, significa letteralmente "reggitora" o "colei che conduce", ovvero l'amministratrice di casa e la responsabile di tutte le attività domestiche, tra cui anche la realizzazione dei Tortellini.
Sì, perchè Giorgio è famoso per avere ideato una serie di prodotti in cuoio come tributo ai simboli della tradizione gastronomica modenese, tra cui:
il Tortellino
Il Gnocco Fritto (non è un errore: a Modena si dici "Il")
il Tappo di Lambrusco
Una sorta di startup che unisce la cucina con il mondo del cuio.
Questi prodotti sono diventati famosi per la cura del dettaglio con la quale sono realizzati direttamente da Giorgio al punto da essere promossi e consigliati anche da Chef del calibro di Massimo Bottura.
L'effetto Wow del Tortellino in cuoio colpisce italiani, americani, cinesi e qualsiasi tipo di turista che passa davanti alle vetrine della Vacchetta Grassa, curioso di sapere come viene realizzato.
Giorgo non si tira indietro dallo spiegare i vari passaggi, al punto di aver realizzato un laboratorio pratico.
Il Laboratorio del Tortellino in cuoio: dove non c'è paura a svelare i segreti.
L'obiettivo di questa esperienza è quella di far realizzare in autonomia ad ognuno dei partecipanti un Tortellino che poi si porta a casa come ricordo.
Giorgio guida le persone in un viaggio e, a differenza di quanto raccontavo della mia prima esperienza nelle startup, non nasconde nessun aspetto del processo di creazione.
Chiunque seguendo le indicazioni, i consigli e le dritte che riceve durante il laboratorio è in grado di realizzare un prodotto stupendo, che ha ancora più valore perchè è fatto dalla persona stessa (effetto IKEA).
Viene mostrato addirittura le creme utilizzate per ammorbidire la pelle, i nomi di fornitori, storia e curiosità: nessun ingrediente della ricetta è segreto: un'esperienza da cui si esce con una mente diversa.
Beh forse l'elemento unico, ma non segreto esiste: ed è l'amore!
L'amore di Giorgio per questo mondo e la sua felicità nel raccontare le cose, che è una parte delle caratteristiche che hanno permesso a "La Vacchetta Grassa" di posizionarsi come "quelli del Tortellini di cuoio": chiunque tenti di "copiarlo" è solamente visto come "quello che copia la Vacchetta".
Giorgio e le sue socie hanno messo in pratica un progetto concretizzando un'idea.
Il mondo è pieno di idee, ma quante di queste vengono messe in pratica?
Ti è mai capitato di essere seduto davanti ad una pizza fumante e profumata, con una birra fresca in mano e un tuo amico ti dice:
"Ho avuto un'idea fantastica... facendo X...succede Y e diventiamo Z"
e poi alla fine non partono mai e quell'idea finisce prima di arrivare al conto finale.
L'atteggiamento invece da utilizzare è quello della serie TV "A-Team". Correva l'anno 1983 e una delle frasi più famose dei protagonisti, il Colonnello John Hannibal Smith, diceva:
Il trucco dell'A-Team era quello che in pochissime ore, passavano dall'idea sulla carta alla realizzazione con quello che avevano a disposizione, senza preoccuparsi della perfezione.
Il fulcro di tutta la questione è proprio quello di mettere a terra l'idea il prima possibile, testarla e sbagliare velocemente per poi arrivare ad una soluzione sempre più perfetta e perfettibile.
I benefici di condividere un'idea di business
Immagino che sia chiara la mia posizione sul fatto
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"...avere paura di farsi rubare l'idea è una grandissima... panzanellata!
Condividere la vostra idea imprenditoriale con altri può essere un ottimo modo per ottenere un feedback e contribuire a perfezionare i vostri piani. Può anche aiutare a costruire un sostegno per la vostra impresa e a generare interesse tra i potenziali clienti o partner. E, naturalmente, può essere un ottimo modo per generare entusiasmo per la vostra nuova attività!
Le partnership migliori con altri imprenditori nascono proprio da questi confronti che generano nuovi prodotti e servizi in cui le aziende diventano complementari una all'altra.